martedì 14 febbraio 2012

Lidia Menapace....




Dovrei partire da alcune dichiarazioni di fede o di fedeltà o di altri valori molto metafisici, e lo faccio: considero il patriarcato e la contraddizione uomo/donna un punto essenziale di analisi politica e sono d'accordo con la lettura che ne dà Engels: la contraddizione uomo/donna è originaria, quella capitale/lavoro è principale, sono reciprocamente autonomamente fondate e se si intrecciano danno un verso alla storia.
 Se dunque il patriarcato si intreccia al capitalismo, lo sorregge; se invece il patriarcato si intreccia col movimento operaio pure, e la storia va per due versi opposti.
 Sono interessatissima a tutto ciò.


 Osservo che il primo caso è molto più frequente e stabile, sicchè vi sono molti uomini che, essendo patriarchi anche senza rendersene conto, credono di poter essere insieme comunisti.


Oggi il capitalismo è in crisi strutturale e globale, può essere superato se il proletariato gli usa contro le due contraddizioni, ecc.; può provocare la catastrofe che preannuncia, se invece riesce ad avere come alleato il patriarcato: ma ciò accresce solo la barbarie, perchè il capitalismo in crisi strutturale e globale non è più riformabile.


Questa constatazione obbliga chi voglia dirsi comunista a darsi da fare dire pensare per avviare appunto, soprattutto sul terreno culturale, quella mutazione dello stato delle cose presenti.ecc.
Percè ho recitato questo sommario catechismo? perchè segnali sempre più inquietanti di barbarie si avvertono e ancor più inquietante é che spesso non se ne accorge chi si dichiara di sinistra, magari rivoluzionario, magari comunista.


Metto di seguito alcuni esempi di patriarcato, che coprono la crisi capitalistica: il trattamento degli/delle immigrati/e, l'idea che tornare a un lavoro regolato solo dalle convenienze del "mercato" sia un passo avanti, una cosa "moderna" rispetto al lavoro stabile, considerato una debolezza; il rilancio del "merito", che scavalca i diritti (che non si meritano, si hanno); una crescente barbarie, brutalità, volgarità delle relazioni interpesonali; una crescente superstizione diffusa, di tipo religioso o satanico o semplicemente tarocco.


Mi fermo su due osservazioni: sono in crescita sia le maternità tardive, che quelle precocissime. Il fenomeno merita un approfondimento: le maternità tardive dipendono dall'organizzazione del lavoro che non considera la riproduzione un valore, nè un lavoro e non predispone un mondo accogliente per chi vi arriva: qui la faccenda è chiara, non dico sia facile porvi rimedio, ma certo lo sbaraccamento dello stato sociale aggrava la cosa.
Le maternità precocissime (a 13, 14 anni) sono una avvisaglia più inquietante, reicheggiano una pratica fascista che era quella appunto di premiare ogni anno la mamma più giovane d'Italia ecc.ecc. Serve a tenere un certo numero di ragazze fuori dagli studi, e a offrire una "prospettiva" alle "nonne di servizio".
I fatti di cronaca sono sempre più brutali, non solo gli omicidi a Roma, ma ad esempio gli automobilisti che usano l'auto come un'arma contro vigili urbani, persone che camminano su piste ciclabili, che non tengono il cagnolino al guinzaglio; cominciano ad esserci ragazze che abbandonate dal fidanzato, lo denunciano per stupro, bullismo anche di bambine e ragazzine, dichiarazione di voler usare il proprio corpo come una merce o una ricchezza da mettere sul mercato ecc.
Tutto ciò è sotto i nostri occhi e genera barbarie sia della Cassazione quando non punisce stupratori di gruppo minori su minore e anche di femministe che ricorrono alle solite argomentazioni. Non si tratta più delle stesse cose: è un segno della barbarie.
Forse vale ricordare che quando proponemmo la legge di iniziativa popolare contro la violenza sessuale chiedemmo esplicitamente che non vi fossero aumenti di pena e invece fossero attivati progetti di rieducazione.


Che cosa intendo dire? Che qualsiasi cultura non tenuta sempre al confronto col mutare del reale finisce per diventare ideologia nel senso gramsciano di "falsa coscienza" e spesso ciò produce guai, produce un sonno della ragione che -come sappiamo- genera mostri.


 Ho sempre cercato di evitare che anche episodi famosi ed eventi eroici fossero fissati in una immagine senza ombre e mi ricordo di aver sempre detto che ogni grande evento storico ha il suo oro e il suo fango, anche la Resistenza, della quale voglio poter narrare anche le cose sbagliate; così come anche i torti italiani in Libia e nella ex Jugoslavia, altrimenti non riuscirò mai a costruire una memoria storica che possieda insieme il rigore del giudizio e la comprensione umana.


Ed ecco la "scandalosa" conclusione di questo ragionamento: ho già detto che cosa è la sentenza della Cassazione, ma vorrei vederci più chiaro su chi sono i ragazzi che stuprano e alcune ragazzine che si lasciano stuprare.


E perchè mi spiacciono tanto le femministe che invocano carcere e punizioni, come se il carcere avesse mai prodotto altro che una vergognosa privazione della libertà: so che è ancorta necessario, ma ogni volta che succede mi vergogno che siamo ancora tanto barbari da non aver trovato, con tutta la nostra maiuscola "civiltà" nulla di meglio.


Bisogna non smettere di cercare altro nella giungla urbana. La nevicata fuori misura che ha tenuto ferma fredda isolata mezza Italia, se non una intera, è stata una cartina di tornasole: o litigate tra politici che pensano a tradurre in voti il gelo o ragazzi/e anziani/e che dispensano soccorsi.


E meraviglia: una anziana signora di Ferentino, mi pare, affacciata al balcone di casa, interpellata se le piace la neve (le domande dei giornalisti sono spesso di una banalità incredibile, capaci di chiedere mentre ci sono venti gradi sotto zero:"ha freddo?) risponde :"certo è bella: ma mo' ci ha stufato", mentre il signore anziano che spala davanti casa commenta inserendosi a tempo "Quando è poca!" Essere ancora capaci di scherzare è razionale, dà fiducia, i mostri si possono vincere, tenendo sveglia la ragione .
13.02.2012
  se volete entrare nella "lista di Lidia" lista123lm@gmail.com 

domenica 5 febbraio 2012

gli uomini della GOLDMAN SACHS

« Estranei noi, o estranea l’Europa?.....di Gianpaolo Carbonetto


Se si cancellano i poteri

L’inattesa decisione della Camera, di infilare in un’altra legge anche un emendamento che va a rispolverare la teoria della responsabilità civile dei giudici e di approvarlo viene definito da quasi tutti i partiti “un incidente di percorso”. Io, invece, visto anche che la maggior parte dei voti favorevoli è arrivata dal partito di Berlusconi, Io considero un ennesimo tentativo di vendetta contro quella magistratura che ha avuto l’incredibile impudenza di pensare che tutti i cittadini italiani – Berlusconi compreso – debbano essere uguali davanti alla legge.

Se poi qualcuno può credere che la paralisi effettiva del 90 per cento della magistratura – che, per timore di ritorsioni pecuniarie scegliera non la sentenza che ritiene più giusta, ma quella che ritiene meno rischiosa -sia una vittoria per la democrazia, lo creda pure: è padrone di farlo, anche se deve dimenticare che in Italia ci sono ben tre gradi di giudizio e anche che per ogni arresto ci sono più occhi che intervengono separatamente.

Ove fosse come dice il proponente dell’emendamento, allora non si capirebbe perché anche i parlamentari – quelli che hanno proposto e votato leggi sbagliate tecnicamente ancor prima che eticamente, oppure quelli che agli ordini di Berlusconi hanno fermato e semidistrutto l’Italia e le sue già dissestate finanze per quasi vent’anni per favorire la ricchezza e l’immunità del loro capo – non debbano sottostare a una legge sulla responsabilità civile dei parlamentari e dei ministri: dopotutto, seguendo il ragionamento che porta alla responsabilità civile dei magistrati, una legge sbagliata fa male a molte più persone che una sentenza sbagliata.

Eppure, per una volta, devo confessare che sono d’accordo con Berlusconi che rifiuta con terrore una simile possibilità. Il fatto è che lui la rifiuta per timore per sé, io la rifiuto per timore per la democrazia in quanto la nostra Costituzione non per nulla definisce poteri quello Esecutivo, quello Legislativo e quello Giudiziario e nell’articolo 104 fissa che debba essere autonoma e indipendente da ogni altro potere. Il fatto è che un potere di qualcuno è sempre un rischio per gli altri, ma, senza quei tre poteri fissati dai padri costituenti, la società comincerebbe a sfarinarsi e il punto d’arrivo sarebbe molto aleatorio e – ne sono convinto – anche molto rischioso.

Se ci pensare è molto strano che uomini che si definiscono di destra ritengano che l’ordine debba valere per tutti, eccezion fatta per i politici, e che la libertà di azione di coscienza senza pressioni esterne, debba valere soltanto per i politici e per nessun altro. Che dietro a questo atteggiamento ci siano ancora quelle suggestioni berlusconiane che hanno mandato l’Italia nelle ultime posizioni delle classifiche di merito tra le nazioni del mondo, tranne che in quella della corruzione?
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sabato 4 febbraio 2012

PATRIMONIO E APPALTI



Guerra aperta tra Vaticano  ed ex segretario generale Viganò








Amministrazione allegra"
del patrimonio della Santa Sede.
"Asserzioni frutto di valutazioni
erronee" replicano gli attuali
e precedenti dirigenti
del Governatorato
di ORAZIO LA ROCCA
CITTA' DEL VATICANO - E' ormai guerra aperta tra il Governatorato della Città del Vaticano e il suo ex segretario generale, il vescovo Carlo Maria Vigano', da pochi giorni nominato dal Papa nunzio apostolico a Washington. Un incarico indubbiamente di prestigio, ma deciso da Benedetto XVI col chiaro intento di allontanarlo dal Vaticano dove, in circa tre anni di lavoro, pur avendo risanato le casse del Governatorato, era entrato in rotta di collisione col cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone per aver accusato monsignori ed alti prelati di aver dato vita ad un sistema lavorativo fatto di corruzione, di gestione "allegra" del patrimonio della Santa Sede e di appalti poco chiari per la scelta delle ditte incaricate di eseguire lavori di restauro e di manutenzione. Una vera e propria tangentopoli vaticana denunziata da monsignor Viganò, contro il quale oggi rispondono gli attuali ed i precedenti dirigenti del Governatorato con una ampia nota pubblicata dalla Sala Stampa della Santa Sede che forse potrebbe spingere il destinatario a compiere un gesto traumatico con l'abbandono della nunziatura statunitense.
Amarezza. Nel comunicato, i firmatari - il vescovo presidente Giuseppe Bertello e il suo predecessore, il cardinale Giovanni Lajolo - esprimono "grande amarezza" e bollano le accuse del neo nunzio apostolico Usa come "asserzioni frutto di valutazioni erronee" o che "si basano su timori non suffragati da prove, anzi apertamente contraddetti dalle principali personalità invocate come testimoni" dallo stesso Viganò in due lettere scritte a Benedetto XVI il 27 marzo 2011 e al cardinale Bertone l'8 maggio successivo. Scritti - usciti misteriosamente dal Palazzo Apostolico -e resi noti rispettivamente nei giorni scorsi dalla trasmissione televisiva "Gli intoccabili" su La7 e dal quotidiano Il Fatto Quotidiano.
Le accuse. Per Bertello e Lajolo - che definiscono "abusive" le pubblicazioni delle due lettere - le accuse portate all'attenzione del Papa e del Segretario di Stato da monsignor Viganò "non possono non causare l'impressione che il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, invece di essere uno strumento di governo responsabile, sia un'entità inaffidabile, in balia di forze oscure". In realtà - si legge nel documento - "dopo attento esame del contenuto delle due missive", la presidenza del Governatorato ritiene "suo dovere" dichiarare pubblicamente che "le dette asserzioni sono frutto di valutazioni erronee". In sostanza, stando alla nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede, in Vaticano non ci sono stati casi di corruzione, di truffe, di appalti truccati o di bilanci gonfiati. Smentito anche il ruolo svolto da Viganò nell'opera di risanamento dei bilanci, che secondo l'ex segretario generale sarebbero passati da un buco di circa 8 milioni di euro del 2009 ad un attivo di circa 35 milioni dello scorso anno. Monsignor Viganò viene, in definitiva, smentito ufficialmente su tutti i fronti dai vertici pontifici e a questo punto resta difficile immaginare come possa continuare a svolgere la sua missione diplomatica in rappresentanza del Papa presso il governo degli Usa. Non a caso in Vaticano già qualcuno incomincia a scommettere su quanto tempo potrà continuare a reggere la nunziatura di Washington.
I bilanci. Il Governatorato replica che "i bilanci preventivo e consuntivo, dopo essere stati approvati dalla Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, vengono regolarmente sottoposti alla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, la quale li esamina nei propri uffici e li fa esaminare anche dal suo collegio di revisori internazionali. La Prefettura stessa ha, del resto, la possibilità di esaminare in ogni momento, senza preavviso, la documentazione di tutti gli Uffici del Governatorato nello stesso iter della sua produzione". Inoltre, "gli investimenti finanziari del Governatorato, affidati a gestori esterni, subirono rilevanti perdite durante la grande crisi internazionale del 2008. Secondo criteri contabili stabiliti dalla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede in aderenza ai criteri stabiliti in Italia, dette perdite vennero distribuite anche sull'esercizio del 2009, che segnò quindi un passivo per 7.815.000 euro. Va per altro rilevato che, a prescindere dalle perdite finanziarie, la gestione economico-funzionale del Governatorato restò in attivo".
Quanto al passaggio dal risultato negativo di 7.815.000 euro del bilancio consuntivo del 2009 al risultato positivo finale di 21.043.000 euro del 2010, "fu dovuto principalmente a due fattori", precisa il Governatorato Vaticano, ovvero "alla gestione degli investimenti finanziari del Governatorato e in misura ancor maggiore agli eccellenti risultati dei Musei Vaticani".
La replica a monsignor Viganò riguarda anche gli appalti per nuove opere di un certo rilievo, come il restauro in corso del Colonnato di piazza san Pietro, la manutenzione dei giardini vaticani e delle Ville Pontificie o la costruzione della fontana di san Giuseppe, che ricordano Bertello e Lajolo, "vengono assegnati con regolare gara e dopo esame da parte di una commissione ad hoc", mentre per i lavori di non grande entita', "la direzione dei servizi tecnici si avvale del proprio personale o anche di ditte esterne qualificate, ben conosciute, sulla base di prezzari in uso in Italia".
La presidenza del Governatorato Vaticano esprime dunque "piena fiducia e stima agli illustri membri del comitato Finanza e gestione" confidando di "poter continuare ad avvalersi del loro consiglio anche in futuro"; e conferma la sua "piena fiducia nelle Direzioni e nei vari collaboratori, essendosi rivelati infondati, dopo accurato esame, sospetti e accuse, come del tutto infondata sino ad apparire risibile la notizia, debitrice di un certo giornalismo assai poco serio, secondo la quale sarebbero state effettuate intercettazioni telefoniche e ambientali all'interno di un procedimento meramente amministrativo e disciplinare".
Fin qui, la nota del Governatorato. Ma monsignor Viganò non è detto che dalla nunziatura di Washington faccia finta di niente. A meno che Oltretevere non si decida di metterlo definitivamente a tacere con un preventivo altolà.
(04 febbraio 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA

mercoledì 31 agosto 2011

Alla Fine dell' Estate ....

Anziani cittadini rinchiusi tra quattro mura.Balconi
spalancati ( come bocche assetate di ossigeno rarefatto)ma
da cui penetra solo caldo e qualche voce .Grida , alterchi
familiari, ma mai un alito di vento.Tanta afa, umidita',
smog che ristagna e nero fumo depositato sui solai
incandescenti. Polvere nera che si accumula su terrazzi,
odore di legno bruciato e fumo nero che fuoriesce, ad
orario fisso, sopratutto il sabato, da cappe lucenti
( di ristoranti e pizzerie nei dintorni ) che sono state
piegate verso di me e nascoste dietro siepi di foglioline
verdi di plastica per non essere visibili dalle camere a
pagamento di cosidetti " hotels de charme",
UN MONDO DI LUSSO FINTO,SOLO DI FACCIATA ,PER FAR
SOLDI, RICAVATO DA VECCHI APPARTAMENTI.. DI NOBILI
DECADUTI E ORMAI SCOMPARSI.
Condizionatori , parabole, antenne e gazebi sui tetti:
all'esterno, ma tanto sudore e nervosismo all'interno
di quartinetti piccoli ,infuocati, dove rimangono solo
vecchi,ammalati e poveri .

Tra un telegiornale e un film ,qualche notizia che non
avrestivoluto sentire: si chiama forse Irene o Caterina,
ma potrebbe anche chiamarsi Piombo Fuso o Fukushima.

Se cambi canale puo' succedere che ti trovi di fronte ad una
giornalista eccitatissima che fa la telecronaca di un matrimonio
vip ed esclusivodi qualche carampana di alto bordo, e che ti
racconta , con doviziadi particolari superflui, di aver visto
passare la sposa di lusso nella Rollroice d'epoca, AFFITTATA
PER L'OCCASIONE che si avviava al castello AFFITTATO PER
L'OCCASIONE, di un matrimonio con sposo, forse,AFFITTATO
PER L'OCCASIONE , mentre incongrui ospiti,tirati a lucido,
siavviano,zampettando su per la salita.

Poi, smanettando impaziente, col telecomando, per cercare qualche
distrazione che ti aiuti a superare un momento difficile , mentre
mediti su come puoi tentare di continuare a vivere senza incazzarti
troppo, decidi che forse è meglio cercare riparo e" consolo"
aprendo la porta del frigo.

NAPOLI DI AGOSTO: vite sospese in attesa di una pioggia che ritarda,
gia' prevedendo che quando la citta' sara' di nuovo abitata ,tutto
andra' anche peggio. Poi ci sono gli allarmi dei soliti negozi
abbandonati da gestoriche passano le ferie a lamentarsi perche'
c' è la crisi.
LA ZANZARA che stanotte ti ha svegliato aveva sicuramente fame
del tuo sangue ma non pungeva solamente:era come un urlo,forse vero
forse immaginato ... un grido nel silenzio e nell'indifferenza
del mondo.



Ed allora,quando quel grido si ripete ,
ti tornano in mente le facce dei due
assassini di Erba,spietati,incomprensibili,
che uccisero perche' non sopportavano
la vocetta di un bimbo....ne dei vicini
allegri e rumorosi....

e il tesoretto dell'istruttore militare fedifrago la cui moglie
non sapeva niente. Poiti accorgi che conosci la persona che ha
gridato: MA SI! E' PROPRIO LA SUA VOCE TONANTE CHE URLA!!!!
" BASTA! SONO LE DUE DI NOTTE ! FATE SILENZIO!"
E MINACCIA:" ALTRIMENTI, COL TUBO, VI ANNAFFIO!"

E meno male che non ci sono pistole ne bombe a disposizione. Ed a me, incongruamente, e' capitato che,all'improvviso, che siano venite
in mente ( chi sa perche') immagini di miserie lontane, viste in
tivvu' e sulla rete: enormi, immense distese di tendopoli, nel
deserto piu' inospitale: tende basse, coperte solo di stracci,
un brulichìo di genti emaciate, lontano nel corno d'Africa, ai
confini tra la Somalia e Eritrea in un deserto assetato e
privo di vegetazione, dove , da mesi e mesi, si ammucchiano
migliaia di sventurati profughi, provenienti da chi sa dove:
gente che non ha piu' niente, alla disperata ricerca di
un po' di cibo e acqua : una marea di esseri umani senza
voce ne diritti,in cerca di aiuto e assistenza per non
morire .

Ma non solo : ho rivisto gli edifici butterati e semidistrutti
da bombe e mitragliatrici , ma anche i corridoi devastati
degli ospedali di Tripoli: i sacchi con i cadaveri allineati
in terra e poi trascinati e buttati in fosse comuni .Ho visto
i pavimenti neri di sangue raggrumato e gli " operatori "
con le maschere antigas .E mi e' tornata in mente la canzone
fascista :"TRIPOLI.... bel suol d'amore" Mma anche le faccette
nere di bambini affamati e denutriti che vengono continuamente
strumentalizzati dalla propagandapietistica .



E MI E' VENUTO IN MENTE ANCHE L'APPARATO SCENICO DELLA
RAPPRESENTAZIONE VATICANA A BARCELLONA : Quota individuale,
scatolette comprese EURO 695.OO pagabile anche in tre rate.

La quota, per l'anno venturo, a RIO DE JANEIRO,non e' ancora
stata divulgata :ma si sa a Rio ci sono le scuole di samba...
E CRISTO DEVE FARE UN PO' DI CONCORRENZA ALLE SCUOLE DI SAMBA.

pubblicata da Elena Biavaski
domenica 28 agosto 2011
alle ore 3.38
..